Le Bolle di sapone - "Tensioni: architetture fatte di luce ed aria"                                        

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Breve introduzione al mio lavoro sulle bolle di sapone "tensioni".

Le mie immagini sono "sfondamenti di prospettiva".

Le interpreto come ascoltare un brano di musica classica: così mi sembra di vivere un momento magico, una sensazione di estraniamento che trascende l'oggettività, l'essenza esplorabile s'allontana sulla linea dell'orizzonte oltre il percepibile.

Tra "emozioni inspiegabili", un'invenzione formale al servizio di un'idea. Bolle ricondotte a forme essenziali, segni grafici stilizzati di pura eleganza: ne colgo la leggerezza, l'essenzialità, fissandone per così dire l'anima.

Le immagini sono monocromi e si compongono in una struttura rarefatta, attraverso un segno leggero e sofisticato.

Non un gioco quindi, né una curiosità tecnica, ma un'invenzione formale al servizio di un'idea, di un progetto artistico articolato, di cui le bolle sono il nocciolo emblematico ed essenziale.

L'illusione della verità oggettiva, lascia così pieno spazio alla consapevolezza della percezione soggettiva, e non per questo risulta meno vera.

Il lavoro in camera oscura, mi permette di recuperare toni e dettagli, così tento di creare linguaggi e codici visivi "diversi".

Renzo Bertasi

 

"Bertasi pensa ad altro: il corpo viene ridotto a profilo, a ingombro prospettico, e questo in una precedente ricerca che lo stesso fotografo collega a Lucio Fontana, e poi adesso queste immagini che hanno una loro assurda geometria, un loro intenso proporzionamento e una loro misteriosa capacità di creare ordini e nessi mai prima veduti. Credo che lo spazio della invenzione di Bertasi sia questo, nella storia della ricerca e con un tocco nuovo proprio nella direzione di nuove forme, di nuove immagini. Penso che questi notevoli opere, bolle di glicerina che scompaiono appena formate e che Bertasi chiama tensioni, siano un contributo importante alla nuova ricerca della moderna fotografia".

(Arturo Carlo Quintavalle)

 

"Renzo Bertasi è davvero un grande fotografo e io che di fotografia mi occupo ogni giorno per 12 ore da mezzo secolo e più non lo conoscevo. Dunque qualcosa non va o peggio non è andato.

La cultura fotografica, e intendo soprattutto quella della bella fotografia delle  proprie emozioni, capace di farle conoscere e sentire anche ad altri e tutto questo in un  adeguato e ufficiale spazio sociale, non è mai esistita se non in dimensioni limitate e spesso grottesche. (…)

Veniamo a Renzo Bertasi. (…) tutte immagini splendide, e mi piacciono tanto quelle della Bolle di Sapone: favolose, semplicemente favolose. Io che ho novant’anni e fotografo da cento mi do delle arie e penso e scrivo di averci provato con tutti i soggetti ma con le bolle di sapone mai per fortuna, che adesso sarei in preda all’invidia e pieno di complessi di inferiorità. (…)

Dopo la donna Nuda,la Bolla di Sapone è il soggetto migliore che possa affrontare un grande fotografo. Nel libro delle Bolle di Sapone si trova la prefazione di Arturo Carlo Quintavalle dove si dice che Renzo Bertasi è un artista…..Renzo non credergli che poi Arturo non voleva offenderti ma lui a certe cose non è ancora arrivato. Renzo Bertasi tu non sei un artista, tu sei un Fotografo, Fotografo e te lo dico io che, credilo, me ne intendo parecchio".

(Ando Gilardi - PC PHOTO sett. 2010)